Risposta agli incidenti: cosa devi sapere

Lukas Grigas
Cybersecurity Content Writer
incident response

La tua azienda è preparata per affrontare una violazione di sicurezza o un attacco informatico? Secondo gli esperti di cybersicurezza, il fatto che un'impresa subisca un grave incidente di sicurezza informatica non è tanto una questione di "se", ma piuttosto di "quando". Questo vale sia per le grandi aziende che per le piccole e medie imprese (PMI).

Disporre di un piano di risposta agli incidenti pronto all'uso, da attuare tempestivamente in caso di violazioni della sicurezza, è fondamentale per qualsiasi impresa a prescindere dalle sue dimensioni. Il momento giusto per predisporre il tuo piano di risposta è adesso. Oggi esamineremo nel dettaglio tutti gli aspetti che devi conoscere per mettere a punto un valido piano di risposta agli incidenti di sicurezza informatica.

La crescita inarrestabile degli incidenti di sicurezza informatica: un problema globale

Gli anni 2020 e 2021 sono stati piuttosto difficili: la pandemia globale di COVID-19 ha costretto le aziende di tutte le dimensioni ad affidarsi al lavoro da remoto e operare al di fuori delle piattaforme basate su cloud. Purtroppo questi cambiamenti sono andati di pari passo con un aumento significativo degli incidenti di cybersicurezza, tra cui una crescita complessiva del 600% delle attività dei criminali informatici.

Gli incidenti di sicurezza informatica, e in particolare gli attacchi ransomware, hanno registrato un aumento del 151% del volume degli attacchi nel 2021. Si stima che, al giorno d'oggi, una nuova organizzazione cada vittima di un attacco ransomware ogni 11 secondi.

Ma non è tutto, nemmeno lontanamente. Secondo la rivista CPO Magazine, quasi mezzo milione di account Zoom è stato violato e i relativi dati sono finiti in vendita sul dark web. Come se non bastasse, gli attacchi di phishing hanno subito un'impennata del 510% solo nei mesi di gennaio e febbraio del 2020. La pubblicazione Cybercrime Magazine ha riferito che, su scala globale, i danni derivanti da crimini informatici nel 2021 ammontavano a 16,4 miliardi di dollari al giorno: in altre parole, 684,9 milioni di dollari all'ora, 11 milioni di dollari al minuto e 190.000 dollari al secondo.

Questi sono tempi duri per le aziende, ma redditizi per i criminali informatici. La capacità di rispondere prontamente e in modo appropriato agli episodi di criminalità informatica rappresenta oggi un fattore cruciale per l'esistenza stessa delle aziende. Secondo la National Cyber Security Alliance statunitense, in seguito a un grave incidente di sicurezza informatica il 60% delle piccole e medie imprese fallisce nel giro di sei mesi.

Cos'è un piano di risposta agli incidenti e perché ne hai bisogno?

Un piano di risposta agli incidenti è un insieme di istruzioni e linee guida messe a punto per aiutare le imprese a prepararsi, rilevare, reagire e riprendersi da un incidente di sicurezza informatica. La maggior parte dei piani di risposta è concepita per affrontare problemi come attacchi malware o violazioni generali della sicurezza e dei dati. Di solito questi piani sono incentrati sulla tecnologia e forniscono una procedura di risposta agli incidenti – in altre parole, un piano d'azione – da attuare qualora l'azienda subisse un incidente di sicurezza informatica. È inoltre importante sottolineare che i piani di risposta agli incidenti non dovrebbero coinvolgere solo il reparto IT, ma anche altri team: un buon piano si estende a reparti aziendali come finanza, servizi alla clientela, pubbliche relazioni, risorse umane, affari legali e non solo.

Quando si predispone un piano di risposta agli incidenti di sicurezza informatica, è opportuno renderlo il più specifico possibile. Dovrebbe essere personalizzato in modo chiaro e specifico per l'azienda e indicare quali compiti, e quando, devono essere svolti da ogni soggetto in caso di attacco informatico. Naturalmente è necessario tenere in considerazione diversi fattori affinché una procedura di risposta agli incidenti abbia successo e soddisfi le esigenze dell'impresa. Alcune aziende non sanno neanche da dove iniziare, e men che meno sono a conoscenza di quali siano le questioni prioritarie: per fare luce su questo problema urgente, ecco alcuni aspetti importanti da considerare quando si progetta un piano di risposta di sicurezza informatica.

Quadri di riferimento per la risposta agli incidenti

Per affrontare gli incidenti di sicurezza informatica le imprese possono sfruttare degli approcci strutturati, come ad esempio quelli offerti dal NIST (National Institute of Standards and Technology) e dal SANS Institute.

La procedura in 4 fasi del NIST definisce un iter passo dopo passo, che comprende:

  1. Preparazione: creare una solida base per gestire i rischi di sicurezza informatica.

  2. Rilevamento e analisi: identificare e valutare le specifiche dell'incidente.

  3. Contenimento, eradicazione e ripristino: affrontare e neutralizzare gli incidenti, procedendo poi col ripristino del sistema.

  4. Attività successive all'incidente: analizzare l'episodio per migliorare la sicurezza in futuro.

Questo approccio sistematico promuove un ciclo di miglioramento continuo, garantendo un'ampia copertura delle operazioni di risposta agli incidenti. La procedura in 4 fasi del NIST fornisce una preziosa guida per la creazione dei team, la definizione dei ruoli e i protocolli di comunicazione, rivolgendosi a diversi settori produttivi con le sue indicazioni adattabili e omogenee.

Il SANS Institute propone invece una procedura articolata in 6 fasi, che si concentrano su:

  1. Preparazione: mettere a disposizione dei team i mezzi necessari per una risposta efficace.

  2. Identificazione: rilevare i potenziali incidenti di sicurezza.

  3. Contenimento: limitarne la diffusione o l'aggravamento.

  4. Eradicazione: rimuovere le minacce.

  5. Recupero: ripristinare e validare la funzionalità del sistema.

  6. Insegnamenti appresi: acquisire informazioni dettagliate per rendere più efficaci le risposte future.

Il quadro operativo della procedura SANS in 6 fasi si concentra maggiormente sugli aspetti tecnici della gestione degli incidenti, promuovendo un approccio pratico e concreto per la gestione degli eventi di sicurezza informatica. Il SANS sfrutta le competenze collettive per offrire una prospettiva dinamica sulla risposta agli incidenti, offrendo alle imprese i vantaggi legati a misure concrete e procedure dettagliate.

incident response plan

Creare un team di risposta interno

Valuta la possibilità di creare un team interno incaricato della progettazione del piano di risposta agli incidenti di sicurezza informatica, nonché della sua attuazione in caso di emergenza. Le dimensioni del team dipendono dalle risorse aziendali, ma dovrebbero essere coinvolte figure come esperti IT e di sicurezza informatica, oltre a uno specialista delle risorse umane, responsabili della comunicazione e un professionista in ambito legale. Disporre di un team interno può apportare enormi vantaggi qualora l'azienda subisse un incidente di sicurezza, poiché i suoi membri conoscono bene come attuare il piano di risposta agli incidenti.

Differenziare gli incidenti

Non tutti gli incidenti di sicurezza sono uguali: di conseguenza, quando si crea un piano di risposta, è possibile stabilire diversi tipi di procedure per diversi incidenti. È fondamentale valutare quali tipologie di incidenti di sicurezza all'interno dell'azienda siano da considerarsi minori oppure gravi; alcune violazioni potrebbero richiedere una risposta significativa, mentre altre potrebbero essere gestite con meno risorse. Inoltre, a seconda della gravità della violazione, potrebbe essere necessario che persone diverse facciano parte del team di risposta. La differenziazione degli incidenti è estremamente importante per le piccole imprese, dal momento che hanno risorse limitate.

Crea una checklist del piano d'azione

Un piano ben progettato di risposta agli incidenti di cybersicurezza deve includere un elenco delle azioni prioritarie da eseguire subito dopo che l'azienda viene a conoscenza di un potenziale incidente. Dopotutto, il piano è incentrato proprio su questo. Benché le checklist siano diverse da un'azienda all'altra, in base alle dimensioni, al tipo di attività e ad altre variabili, ecco alcune azioni che dovrebbero figurare in ogni elenco:

  • Registrare la data e l'ora in cui viene scoperta la violazione.

  • Definire il tipo di incidente di sicurezza.

  • Mettere offline i sistemi potenzialmente compromessi, così da evitare ulteriori attività non autorizzate.

  • Svolgere colloqui preliminari con le persone in possesso di informazioni essenziali sulla potenziale violazione.

  • Creare una copia dei sistemi interessati, in modo che possano essere riparati senza compromettere la procedura di indagine.

  • Avviare comunicazioni interne.

  • Preparare un comunicato stampa.

Rivedere e modificare periodicamente il piano di risposta agli incidenti

Un piano di risposta agli incidenti di sicurezza informatica deve essere riesaminato e modificato con cadenza periodica, in base alla crescita o alla riduzione delle risorse aziendali e alle tendenze in materia di cybersicurezza. Questi interventi dovrebbero essere condotti almeno una volta all'anno o anche più frequentemente. La risposta agli incidenti di cybersicurezza spesso implica anche un ragionamento sulle variazioni riguardanti l'azienda, inclusi i cambiamenti del personale, le modifiche dell'infrastruttura IT e così via.

La sicurezza informatica aziendale può essere estremamente complessa: coinvolge il fattore umano e un numero enorme di aspetti che cambiano in continuazione. Anche i più grandi esponenti del mondo del business faticano a fare fronte alle crescenti richieste di sicurezza informatica. E così, a volte potrebbe essere difficile rendersi conto del fatto che un tema complesso come la sicurezza aziendale poggia le sue fondamenta su aspetti molto basilari, come adottare password sicure o saper riconoscere un'e-mail di phishing.

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