Cos'è il test di penetrazione?

Maciej Bartłomiej Sikora
Autore di contenuti
Penetration Testing

Sapevi che le aziende simulano intenzionalmente attacchi informatici a carico dei propri sistemi, reti o applicazioni, e ti piacerebbe sapere perché? L'obiettivo di queste attività è rimanere un passo avanti rispetto agli hacker. Un test di penetrazione, altresì detto pen test, è una procedura nella quale si eseguono test rigorosi sull'infrastruttura IT di un'impresa, allo scopo di identificare le vulnerabilità prima che possano essere sfruttate dai criminali informatici. Esaminiamo il procedimento nel dettaglio.

Come detto all'inizio, oggi ci addentreremo nei dettagli dei test di penetrazione. Perché è importante effettuare questi test? Quali tipologie di test di penetrazione esistono? Quali sono i loro vantaggi? In questo articolo troverai le risposte a queste e molte altre domande.

In cosa consiste un test di penetrazione?

Come accennato in precedenza, eseguendo un test di penetrazione un'azienda cerca intenzionalmente di violare i propri sistemi IT, reti e servizi, per appurare se sono in grado di resistere oppure se presentano vulnerabilità che potrebbero consentire accessi non autorizzati. Ma come si svolge, in pratica?

Di solito un test di penetrazione si articola in una serie di fasi distinte. La prima è la pianificazione, durante la quale l'azienda definisce gli specifici sistemi, piattaforme e dispositivi che verranno testati. Dopodiché inizia la fase di ricognizione, nella quale chi esegue il test raccoglie il maggior numero possibile di informazioni sui sistemi esaminati, come ad esempio la loro architettura IT e i potenziali punti di accesso. Ciò include anche la scansione delle vulnerabilità, usando strumenti automatizzati per cercare punti deboli nelle difese di sicurezza informatica.

Al termine di queste attività inizia la fase di sfruttamento, nella quale gli esecutori dei test utilizzano i propri strumenti e conoscenze per cercare di violare il sistema. Infine si arriva alla fase di revisione, dove tutti i soggetti interessati esaminano nel dettaglio le prestazioni dei sistemi e discutono di eventuali problematiche nel contesto IT dell'azienda che devono essere affrontate.

Perché il test di penetrazione è importante?

Il cambiamento è l'unica costante nel mondo digitale. Gli aggiornamenti dei software, gli sviluppi delle infrastrutture e l'evoluzione delle minacce informatiche rendono il panorama digitale estremamente dinamico. Sempre nuove vulnerabilità emergono man mano che la tecnologia avanza, perciò l'esecuzione periodica di test di penetrazione è fondamentale.

Valutando e rivalutando continuamente i propri sistemi di difesa, le aziende possono migliorare la resilienza nei confronti delle minacce esistenti e, cosa ancor più importante, delle minacce emergenti. Inoltre, man mano che le aziende crescono, ampliano le proprie infrastrutture e implementano ulteriori soluzioni di rete, aumentano anche le potenziali superfici di attacco. L'esecuzione di test di penetrazione con cadenza regolare permette a un'azienda di adeguare le difese di pari passo con la sua progressiva evoluzione.

Di questi tempi – quando possiamo tranquillamente ipotizzare che i crimini informatici siano l'attività illecita più redditizia, che si prevede possa solo crescere in termini di sofisticazione e frequenza – i test di penetrazione dovrebbero rappresentare una componente imprescindibile dei processi aziendali.

I vantaggi dei test di penetrazione

I test di penetrazione offrono numerosi vantaggi, che vanno ben oltre la sola identificazione delle vulnerabilità:

  • Difesa proattiva. La natura proattiva di un test di penetrazione è uno dei suoi principali vantaggi. Invece di agire in modo reattivo, attendendo cioè che si verifichi un attacco informatico, le imprese possono ricercare potenziali vulnerabilità in modo proattivo. Questo tipo di approccio permette di individuare e porre rimedio alle potenziali minacce, prima che possano essere sfruttate dai criminali.

  • Processo decisionale informato. Sfruttando le preziose informazioni acquisite tramite i test di penetrazione, le imprese possono prendere decisioni basate sui dati per affinare le proprie strategie di sicurezza. Che si tratti di assegnare risorse ad aree specifiche, dare la priorità alla risoluzione delle vulnerabilità o investire in strumenti di sicurezza, un test di penetrazione fornisce sempre la chiarezza necessaria per prendere decisioni in modo efficace.

  • Conformità normativa. In molti settori, la conformità normativa è un obbligo. Grazie ai test di penetrazione, le aziende possono ottemperare alle specifiche normative di settore in modo più semplice ed efficiente, scongiurando così potenziali problemi di natura legale e multe salate.

  • Miglioramento della reputazione. Le violazioni di dati e gli attacchi informatici possono arrecare gravi danni alla reputazione di un'organizzazione; in alcuni casi, possono addirittura portare un'azienda al fallimento. Svolgendo regolarmente dei test di penetrazione, e dimostrando il loro impegno per garantire la sicurezza informatica, le imprese possono migliorare la propria reputazione e conquistare la fiducia di clienti, partner e portatori di interessi.

  • Riduzione dei costi. Per eseguire i test di penetrazione sono necessari investimenti preventivi, ma i risparmi nel lungo periodo possono essere notevoli, soprattutto se si considerano le possibili multe in caso di violazioni di dati. Individuare e affrontare in modo tempestivo le vulnerabilità può scongiurare i gravi danni economici e alla reputazione associati a una possibile violazione di dati.

Tipologie di test di penetrazione

Il panorama digitale è vasto, e lo stesso si può dire anche del ventaglio delle potenziali vulnerabilità. Risorse e situazioni differenti richiedono quindi diverse tipologie di test di penetrazione.

  • Test di penetrazione della rete. Questo tipo di test può essere considerato come un'indagine minuziosa dell'infrastruttura di rete di un'azienda: valuta infatti la resistenza di server, firewall, router e altri dispositivi di rete nei confronti di potenziali attacchi. L'obiettivo di un test di penetrazione della rete è garantire che i dati in transito rimangano sempre al sicuro.

  • Test di penetrazione delle applicazioni web. I criminali informatici prediligono prendere di mira le applicazioni web, per via della loro accessibilità su internet. Il test di penetrazione delle applicazioni web analizza nel dettaglio gli aspetti complessi delle app, dall'interfaccia utente front-end fino ai database back-end. Valuta tutti gli aspetti di un'applicazione web, individuando le potenziali vulnerabilità.

  • Test di penetrazione delle applicazioni mobili. La popolarità dei dispositivi mobili ha decretato l'enorme successo delle relative app. Questo test si concentra sia sulle applicazioni che sulle piattaforme mobili su cui si basano, per garantire che i dati degli utenti rimangano al sicuro.

  • Test di penetrazione fisico. Questo test, la cui importanza viene spesso sottovalutata, esamina le misure di sicurezza di carattere fisico di un'azienda. Simula i tentativi non autorizzati di accesso fisico alle strutture aziendali, con l'obiettivo di individuare possibili falle di sicurezza in ambiti come la sorveglianza, il controllo degli accessi e la consapevolezza dei dipendenti nei confronti della sicurezza.

Metodi dei test di penetrazione

L'utilizzo di diversi metodi di test di penetrazione può fornire prospettive uniche e specifiche per differenti scenari:

  • Test esterno. Questo metodo si concentra sulla valutazione della sicurezza delle risorse di un'organizzazione che sono visibili su internet e, di conseguenza, possono essere sfruttate dai malintenzionati. Si tratta di una valutazione approfondita di applicazioni, siti web e server rivolti al pubblico, che fornisce informazioni sulle potenziali vulnerabilità che i criminali informatici potrebbero cercare di sfruttare dall'esterno.

  • Test interno. Non tutte le minacce arrivano dall'esterno. In effetti, dai risultati del Rapporto Insider Threat 2023 dell'azienda di sicurezza Gurucul è emerso che le minacce interne sono una delle principali fonti di preoccupazione per imprese di ogni tipo. La simulazione delle minacce interne è fondamentale per valutare i rischi legati alle potenziali minacce insite nell'organizzazione, come un dipendente scontento o un appaltatore con cattive intenzioni.

  • Test in cieco. Nel corso di un test in cieco, chi lo effettua ha una conoscenza limitata del bersaglio. Si tratta di una simulazione del mondo reale, che replica scenari nei quali i criminali informatici utilizzano diverse tecniche per raccogliere informazioni e perpetrare i propri attacchi. È un ottimo modo per comprendere come funzionano gli attacchi informatici in tempo reale.

  • Test in doppio cieco. Per rendere la situazione ancor più realistica, durante una procedura in doppio cieco anche i team dell'organizzazione che si occupano di sistemi informatici e sicurezza non sono a conoscenza del test. Questo approccio valuta le capacità di risposta in tempo reale dell'azienda, fornendo informazioni dettagliate sul rilevamento degli incidenti di sicurezza e sull'efficacia della risposta.

  • Test mirato. Si tratta di un metodo collaborativo, nel quale sia l'impresa che l'esecutore sono a conoscenza del test. È un approccio trasparente, spesso utilizzato a scopi didattici, che fornisce una panoramica dello stato della sicurezza e contribuisce alla formazione dei team interni.

Le cinque fasi del test di penetrazione

Nella maggior parte dei casi, i test di penetrazione si articolano in cinque passaggi: ecco quali sono.

  • Ricognizione. È la fase iniziale, durante la quale l'esecutore del test di penetrazione raccoglie i dati relativi al bersaglio. Queste informazioni possono includere ad esempio indirizzi IP, nomi di dominio, infrastrutture di rete e persino dati relativi ai dipendenti. L'obiettivo consiste nel raccogliere dati che possano essere impiegati per individuare le vulnerabilità esistenti. Questa fase può prevedere l'utilizzo sia di metodi passivi, come lo studio delle informazioni di dominio pubblico, che di metodi attivi, come l'interazione diretta col sistema bersaglio.

  • Scansione. Il passaggio successivo alla raccolta di informazioni consiste nell'individuazione dei potenziali punti di accesso. Ciò viene fatto scansionando il sistema in diversi modi, allo scopo di individuare possibili porte aperte, servizi in esecuzione e applicazioni, insieme alle relative versioni. L'obiettivo è determinare come il bersaglio risponde ai diversi tentativi di intrusione; è possibile così ricavarne un piano d'azione in caso di attacco reale.

  • Valutazione delle vulnerabilità. Dopo aver ottenuto un quadro chiaro dell'infrastruttura del bersaglio, l'esecutore del test si concentra sulla ricerca dei punti deboli. Questa fase prevede spesso l'utilizzo di strumenti automatizzati, database e tecniche manuali per individuare le vulnerabilità del sistema. Il risultato è un elenco ristretto di potenziali punti deboli che possono essere sfruttati nella fase successiva.

  • Sfruttamento. Durante questa fase, l'esecutore del test cerca di sfruttare le vulnerabilità identificate; l'obiettivo non è solo quello di violare il sistema, ma anche di comprendere il potenziale impatto di ciascuna falla. Ad esempio: una vulnerabilità può essere sfruttata per accedere senza autorizzazione, gestire privilegi di accesso o entrare in possesso di dati sensibili? Questa fase fornisce una panoramica chiara di quello che un vero criminale potrebbe riuscire a fare.

  • Reportistica. In seguito alla valutazione, l'esecutore del test compila un rapporto dettagliato che, di solito, include un riepilogo della valutazione, delle vulnerabilità rilevate, dei dati a cui è stato possibile accedere e delle raccomandazioni per proteggere il sistema. L'obiettivo è fornire all'azienda informazioni traducibili in azioni concrete, che possono essere implementate per migliorare lo stato di sicurezza generale. Questa fase è di importanza cruciale, perché non solo mette in risalto i punti deboli, ma fornisce all'impresa indicazioni sulle misure da adottare per migliorare lo stato della propria sicurezza.

Strumenti per i test di penetrazione

È disponibile una moltitudine di strumenti per eseguire i test di penetrazione, ma c'è un problema di fondo: non esiste un solo strumento in grado di fare tutto. I migliori tendono a concentrarsi su ambiti specifici, come ad esempio la violazione delle difese di rete o la decifrazione delle password; di conseguenza, per eseguire un test di penetrazione di successo, è necessario usare una combinazione di diversi strumenti. Ecco alcune delle opzioni più comuni:

  • Scanner delle vulnerabilità: appura l'esistenza di vulnerabilità o configurazioni errate nei sistemi, in modo da poter identificare potenziali falle di sicurezza prima che i criminali possano sfruttarle.

  • Proxy web: è uno strumento fondamentale per testare le applicazioni web, che aiuta a identificare vulnerabilità nascoste come input non sicuri o problemi di autenticazione.

  • Sniffer di rete: monitora e analizza il traffico che passa attraverso la rete per rilevare dati non crittografati, attività sospette o protocolli deboli che gli hacker potrebbero sfruttare.

  • Scanner di porte: cerca porte aperte su un sistema per trovare potenziali punti di accesso per i criminali.

  • Cracker di password: cerca di violare le password utilizzando attacchi di forza bruta o a dizionario, così da individuare le credenziali deboli nel sistema.

In conclusione

Nel panorama digitale, i test di penetrazione dovrebbero essere una componente fondamentale dei processi di un'attività economica, soprattutto se il suo obiettivo è raggiungere il successo. È importante capire che i test di penetrazione non servono solamente a individuare le vulnerabilità: permettono anche di comprendere, su scala più ampia, le implicazioni delle vulnerabilità nei confronti della sicurezza complessiva di un'organizzazione. Simulando degli attacchi informatici le aziende possono ottenere preziose informazioni sui propri sistemi di difesa, e ciò consente loro di prendere decisioni informate sugli ambiti in cui occorre rafforzare le misure di sicurezza.

Tuttavia, anche se i test di penetrazione forniscono un'analisi approfondita delle vulnerabilità di un'organizzazione, non bisogna in alcun modo sottovalutare gli aspetti di base della sicurezza. Le password, ad esempio, rappresentano spesso la prima linea di difesa per la maggior parte dei sistemi digitali. La loro importanza è fuori discussione, eppure rimangono uno dei vettori sfruttati più comunemente per gli attacchi informatici.

Ed è proprio qui che NordPass per le imprese si dimostra uno strumento prezioso. Offre un unico luogo sicuro in cui memorizzare le password, ma non solo: fornisce un ambiente crittografato, garantendo che le credenziali sensibili siano protette da occhi indiscreti. La funzionalità del generatore di password permette agli utenti di creare password complesse e difficili da violare, mentre lo strumento di verifica della salute delle password offre indicazioni approfondite sulla robustezza delle password memorizzate. Inoltre, grazie al rilevatore delle violazioni di dati, le aziende possono restare sempre al passo con le potenziali minacce, ricevendo avvisi se i loro domini o e-mail sono stati coinvolti in una violazione di dati.

Il messaggio importante che questo post intende trasmettere è che, quando si parla di sicurezza delle imprese, non esiste una soluzione universale. I test di penetrazione sono cruciali e in grado di fornire informazioni di straordinaria importanza, ma in ogni caso non bisogna mai trascurare gli strumenti fondamentali per la sicurezza come NordPass.

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